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Version as of 2005-02-28 18:32:04

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Manifesto del NG:


Il gruppo dovrà trattare di tutto ciò che riguarda le tastiere elettroniche e i sintetizzatori musicali di varie marche e modelli. Sarà possibile discutere sui nuovi modelli usciti, sulle svariate e nascoste funzioni delle tastiere, su expanders e anche sugli utilissimi programmi per comporre musica utilizzando il collegamento via MIDI tra tastiere elettroniche e computers.

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FAQ

1) Cosa sono le FAQ? 2) Quale tastiera e' piu' adatta alle mie esigenze?

3) Come verifico le condizioni di una tastiera usata?

4) Vorrei comprarmi una masterkeyboard... 5) Quale tastiera portatile? 6) Cos'è un Soft Synth? 7) Cos'è il MIDI?

8) Quali sono i principali tipi di sintesi?

9) Ma il synth emula gli strumenti reali? 10) Come collego la tastiera al PC? 11) Cerco libri/metodi sulla creazione di suoni 12) Cerco libri/metodi per iniziare a suonare la tastiera

13) Cerco libri/metodi sulla programmazione MIDI 14) Quali riviste parlano di tastiere? 15) Dove posso trovare suoni/patch/programmi per la mia tastiera? 16) Vorrei ascoltare le "leggende della tastiera"; da chi inizio?

Appendice A) Glossario dei termini tecnici più usati Appendice B) LINKS Appendice C) Norme base sull'uso dei ?NewsGroup

Appendice D) Quegli strani simboli



1) Cosa sono le FAQ?

FAQ, o meglio, F.A.Q. sta per Frequently Asked Question, ovvero le domande più frequentemente poste su questo NG. Le FAQ sono state fatte per rispondere alle esigenze più comuni dei frequentatori di questo NG dove sono postate ogni 15 giorni. Scopo di questa FAQ è anche di dare una "base comune" da cui far partire ogni discussione sul ?NewsGroup. Se volete aggiungere qualcosa, contestare qualche risposta, o semplicemente dire la vostra al riguardo, non dovete fare altro che rispondere a questo post e sarete sicuramente presi in considerazione.


2) Quale tastiera e' piu' adatta alle mie esigenze?

2a) Arranger

Se ti serve un prodotto che offra, mentre suoni, un accompagnamento, allora questo potrebbe essere il prodotto giusto per te. A seconda del modello (e del prezzo), un arranger può offrire varie aggiunte, oltre all'orchestra che ti accompagna. Innanzitutto un composer (o recorder) per creare degli accompagnamenti personalizzati (generalmente chiamati "Styles") . Puoi trovare anche un sequencer per crearti delle composizioni complete (e qui si definiscono "Workstation Arranger"), un piccolo editor per modificare qualche parametro dei suoni e un'amplificazione interna che ti consente un minimo di indipendenza. Nei modelli più recenti, puoi trovare anche degli ingressi per microfono e degli effetti dedicati alla voce, eventuali Hard Disk per immagazzinare un maggior numero di dati da portarti dietro e la compatibilità con lo Standard General Midi (per caricare Basi Midifile compatibili) ed il formato Karaoke (che ti consente di visualizzare il testo delle basi sul display della tastiera). In modelli di fascia alta, si può trovare anche un modulo di campionamento che consente di aumentare le capacità timbriche della tastiera, inserendo dei suoni personalizzati o scaricati da librerie esistenti; oppure di creare degli styles con campionamenti per es. vocali.

I parametri fondamentali da valutare prima dell'acquisto di un arranger sono quindi: - Possiblita' di personalizzazione degli sstyles - Eventuale presenza di un sequencer - Possiblita' di editing dei suoni - Presenza di ingressi audio - Presenza di hard disk interni o di Zip - Eventuali capacita' di campionamento

2b) Sintetizzatore

Il sintetizzatore è una macchina che può creare suoni (o rumori) tramite una circuitazione elettrica, elettronica o digitale. La sintesi è la possibilità di creare dei suoni partendo da una forma d'onda sommando, sottraendo... fino ad ottenere un timbro completo. Dopo un certo periodo di eclisse (colpa anche dei gusti del pubblico), da qualche anno vivono di nuova linfa grazie anche a nuovi tipi di sintesi come, ad esempio, quella a modelli fisici. Valutando un synth bisogna anche mettere in conto il discorso polifonia, ovvero quante note si riescono ad eseguire contemporaneamente. A seconda di quanto la sintesi "consuma" a livello di calcolo nella macchina, la polifonia può essere limitata a poche note. Oppure ampliata con schede aggiuntive. Sulla scelta al momento dell'acquisto, conta molto il tuo gusto personale, ascoltando lo strumento. Puoi trovare synth che emulano strumenti vintage (modelli fisici appunto), oppure modelli che combinano campionamenti alla sintesi, modelli in sintesi additiva / sottrattiva, modelli in sintesi FM, in sintesi vettoriale, ecc..ecc.... Normalmente un synth offre diversi controlli in tempo reale per editare e modificare i suoni anche durante un'esecuzione. I timbri editati (o creati ex novo) possono a volte essere salvati su Floppy Disk oppure su Card.

I parametri fondamentali da valutare prima dell'acquisto di un sintetizzatore sono quindi: - Tipi di sintesi messi a disposizione - Polifonia - Quantita' e tipo dei controlli "in tempoo reale"

2c) Workstation

Come dice la parola stessa, sono praticamente delle piccole stazioni di lavoro che consentono di creare un brano completo sfruttando esclusivamente i suoni provenienti della tastiera. Di solito offrono un supporto su Floppy disk (per registrare le proprie composizioni) e, in qualche tastiera di fascia alta, supporti un po' più capienti come ad es. gli Zip. Supportano, la maggior parte delle volte, lo Standard GM , per una piena compatibilità con le basi Midifile in commercio. Ci sono modelli che, oltre a una piccola sezione di sintesi o ai banchi suoni già preparati dalla Casa, offrono una sezione di campionamento per aggiungere alle tue composizioni eventuali Loop o parti registrate. Certi modelli possono prevedere espansioni di memoria per aumentare (tramite Card o campionamenti), le capacità timbriche dello strumento. In altri casi, si possono trovare degli slot per inserire schede ed ampliare le capacità di sintesi dello strumento.

I parametri fondamentali da valutare prima dell'acquisto di una workstation sono quindi: - Compatibilita' General Midi - Capacita' del sequencer - Possiblita' di editing dei suoni - Possiblita' di espansione - Eventuali caratteristiche di master keybboard

2d) Piano digitale

Molto utile quando si desidera suonare in casa senza disturbare il vicinato! Scherzi a parte, molti cercano ultimamente un buon suono di piano senza tanti "fronzoli" (o accessori inutili) Oggi si può avere un piano digitale con un'ottima riproduzione di pianoforte. L'unico limite è il gusto personale....(In pratica, conviene ascoltarli per capire quale suono ci aggrada di più e, possibilmente, testare il più a lungo possibile la tastiera per capire se fa al caso nostro come tocco.) Si possono trovare con amplificazione interna (adatti appunto, ad un uso casalingo), oppure denominati "Stage Piano". (In pratica, una variante senza amplificazione e mobile, adatta per il trasporto ed un uso dal vivo.)

I parametri fondamentali da valutare prima dell'acquisto di un piano digitale sono quindi: - Il suono - La tastiera - Eventuale peso ingombro nel caso di stagge piano

2e) In tutti i casi

Ci sono altri modelli di tastiere....(ad es. le Master Keyboard, oppure quelle a tracolla....) Per questi modelli ti invito a leggere le successive FAQ, dove, forse, troverai notizie interessanti.

Inoltre ricorda: vale sempre il discorso di provare approfonditamente uno strumento prima di acquistarlo!

Musicland e Gerolamo


3) Come verifico le condizioni di una tastiera usata?

Quando si acquista una tastiera usata e sempre bene assicurarsi dell'integrità di ciò che si sta comprando. Per questo proponiamo una serie di cose da fare prima dell'acquisto:

3a) Tastiere digitali

- Accendi la tastiera - Verifica gli output a vari volumi. Veriffica che, a massimo volume

- Utilizzando un preset (in questo caso seensibile alla dinamica)

- Se è presente qualcosa di alfanumerico ((display o simili), verifica

- Verifica il corretto funzionamento di tuutti gli switch e di tutti i

- Fai una carrellata dei preset disponibilli e, se esiste la

- Fai un rapido test midi. Portati dietro se puoi almeno un piccolo

- Spegni e riaccendi la macchina diverse vvolte, con qualche secondo

- A questo punto la tastiera sarà stata acccesa una mezz'ora buona,

- Verifica la solidità dell'assemblaggio: soprattutto se la struttura

- Non è mai possibile ma... dacci un'occhiiata dentro.

Queste sono cose scontate, altre dipendono dal particolare tipo di tastiera, come verificare il funzionamento di eventuali altri controller, floppy, hard disk, connessioni con l'esterno, ecc...

3b) Tastiere analogiche

E' importante notare che, nei vecchi synth analogici, il fatto che questi si accendano e suonino non è affatto garanzia che siano integri in ogni loro parte. Infatti, poiché il segnale viene modificato successivamente da diversi circuiti in catena (semplificando), anche se uno o più di questi componenti non funzionano, solo in alcuni casi il synth non produrrà alcun suono. Questo è particolarmente rilevante nel caso dei synth polifonici, che in effetti contengono fisicamente più moduli monofonici, per questo motivo se in un synth a 8 voci non dovesse funzionare, ad esempio, la sesta voce (del tutto o in parte), a seconda della modalità di assegnazione delle voci potrebbe essere impossibile accorgersi del difetto suonando semplicemente accordi di quattro o cinque note. Il principio da seguire è semplice: considerare comunque lo strumento come composto da più MODULI, quindi procedere alla verifica dei medesimi uno per uno (Con degli artifizi).

Innanzi tutto è importante reperire tutte le informazioni disponibili sul synth che si deve visionare. E' indispensabile avere una conoscenza minima di caratteristiche tecniche quali: numero degli oscillatori per voce, numero delle voci, numero e tipo dei filtri, numero e caratteristiche degli inviluppi e degli LFO. E' molto utile avere familiarità con il layout (la disposizione dei comandi) del synth; vedere qualche immagine fa risparmiare un sacco di tempo utile.

Ecco quindi alcuni test base per verificare il corretto funzionamento di tutti i moduli:

Verifica degli oscillatori. Predisporre quello che si può considerare il suono base: - filtro cutoff completamente aperto - resonance a zero - filtro e VCA completamente controllati dda un ADSR così disposto

- nessun altro modulatore attivo. In questo modo si dovrebbero sentire le forme d'onda degli oscillatori così come sono. Se gli oscillatori sono due o più selezionarne uno per volta e passare in rassegna le diverse forme d'onda disponibili per ogni VCO. E' normale che le forme d'onda triangolari e sinusoidali vengano avvertite come a un volume più basso rispetto a square pulse o saw.

Tenendo un tasto premuto, il suono deve essere continuo e costante, senza alterazioni armoniche o di intonazione o di volume rilevanti (tuttavia un poco ci devono solleticare l'orecchio, altrimenti perché staremmo qui a parlare di analogico??). Se non è così, verificate di aver effettivamente programmato la patch come sopra detto, con nessun modificatore attivo.

Verificare quindi l'intonazione su tutta la tastiera: il do più basso e quello più alto devono essere entrambi intonati. Verificare l'intonazione ad orecchio di una scala cromatica.

Questi test sono finalizzati soprattutto a verificare che l'oscillatore risponda correttamente al cv che riceve dalla tastiera, eventuali anomalie potrebbero comunque derivare dalla tastiera stessa.

Agire quindi sulle manopole (o sliders o switch) che regolano il pitch (accordatura), coarse e fine. L'oscillatore deve suonare bene ed essere intonato (praticamente il test di prima) sia sulle frequenze più basse che su quelle più alte.

Verifica dei filtro (passa-basso): Partendo dalla patch di base, tenere una nota premuta e agire sul controllo del cutoff del filtro: si deve sentire passare dal suono arrabbiato dell'oscillatore (messo su saw o square) a un suono progressivamente più dolce per arrivare alla pura fondamentale (in pratica un'onda sinusoidale, simile al suono di flauto) ed infine al silenzio. Tenendo il cutoff in una posizione intermedia, alzare il livello di resonance. Il suono apparirà progressivamente più brillante fino a sentire (se il filtro è auto oscillante) il sovrapporsi di un suono simile a un fischio sull'impostazione massima. In alcuni filtri le impostazioni massime di resonance producono un effetto simile ad una distorsione. Ovviamente questi sono gli effetti che ci si aspetta da un filtro lowpass (passa-basso), ma potremmo incontrare filtri bandpass, hipass o multimode (un filtro con tutte queste modalità).

Enrico Campus (kripto)


4) Vorrei comprarmi una masterkeyboard

La Master Keyboard è una tastiera votata esclusivamente alla trasmissione e alla gestione dei dati MIDI, senza alcun generatore sonoro incorporato (in verità alcune possiedono delle schede di espansione installabili). Consentono di controllare un certo numero di expander, suonandoli dalla master keyboard stessa. E' possibile così dilazionare nel tempo la spesa per il proprio setup e aggiornare i moduli sonori mantenendo la stessa tastiera di controllo. Ci sono modelli progettati per un utilizzo col computer per programmare MIDI file, come altri più costosi adatti all'uso dal vivo.

I parametri da considerare per la scelta della propria master sono:

- La tastiera: va delle 3-4 ottave a pesaatura leggera fino agli

- Il numero di canali MIDI indipendenti ggestibili, e quindi il numero

- Il numero di zone in cui è possibile diividere la tastiera, che

- I controlli disponibili: le rotelle (o il "timone") per Pitch Bend

- Il numero di configurazioni memorizzabiili e la possibilità di

- La possibilità di memorizzare concatenaamenti (chain) di

- Il numero e la gestione dei MIDI IN (fuunzioni di patch bay, ovvero

- L'interfaccia utente: quella delle mastter più sofisticate deve

- La possibilità di aggiornare il sistemaa operativo per inserire

- La possibilità di inserire schede di esspansione con generatore

Alessandro Zabatta


5) Quale tastiera portatile?

- La piu' diffusa e' probabilmente la Rolaand AX1:

- Roland AX-7: come la ax1, ma con nuovo ddesign, 128 patch,

- Yamaha KX5: Mini master Keyboard, 3 ottaave di minitasti,

- Yamaha DX100: Orientato più al Sinth chee al discorso master,

- Korg Poly800: Synth polifonico a 8 note con tastiera di 4 ottave.

- Roland SH100: Tastiera a tracolla "vintaage". Prevedeva l'aggancio

- Kaway KC10 (Spectra): 5 ottave, dinamicaa molto ben implementata,

Musicland, Gerolamo, Steeve & Sandro Binetti


6) Cos'è un Soft Synth?

Un sintetizzatore software e` un programma che consente di utilizzare un PC provvisto di uscita AUDIO come un "comune" sintetizzatore. Per comprendere il principio di funzionamento di un soft synth occorre analizzare come, da un punto di vista architetturale, funziona un sintetizzatore hardware digitale. L'elettronica digitale degli ultimi vent'anni si basa su di un principio di massima, comunemente accettato e praticato dai produttori di apparecchiature elettroniche: la modularizzazione (object orientation). Tale schema concettuale consiste nel generalizzare le attivita` di base di un apparato elettronico, costruire dei microprocessori che realizzino tali funzionalita`, scrivere la logica di comportamento su dispositivi di memoria programmabili (EEPROM), aggiungere periferiche di lavoro specifiche (la tastiera, la porta MIDI, il convertitore D/A, il display LCD, ecc...). Da questo punto di vista si puo`, senza grossa esagerazione, affermare che, nella sostanza, tutti gli apparati elettronici si equivalgono sotto il profilo architetturale, dal microonde, all'antifurto dell'auto, alla playstation, al PC ed al sintetizzatore. I soft synth, partendo da questo principio, sono costituiti da moduli che, a vari stadi, realizzano l'emulazione software dell' hardware dedicato dei sintetizzatori, per cio` che riguarda wavetable, oscillatori, DSP, interfaccia utente; ogni modulo e` associato ad un thread del sistema operativo (ad esempio, ad ogni oscillatore e associato un thread). Cio consente di indicare, a priori, la velocita complessiva del sistema (cioe la velocita con la quale il PC ed il SO riescono a gestire piu threads contemporanei) quale unico vero limite a parametri caratteristici quali la polifonia, il numero max di timbri contemporanei, il numero di effetti e la loro qualita`. Solitamente, almeno fino a qualche anno fa (vd. la serie VSC di Roland), tali prodotti erano essenzialmente strumenti di prototyping, mediante i quali sottoporre a test pre-produzione i synth e gli expander. Oggi, costituiscono una buona alternativa amatoriale e low-cost a molti synth in commercio. Alcuni esistono solo in versione software (vd Gigasampler, Reality, Waz e compagni) e si propongono come ottimi strumenti di ricerca e di didattica nel campo del sound engineering. Un soft synth spesso emula (o pretende di emulare) un synth hardware, riprendendone la tecnica di sintesi e, in certi casi, tentando di ricostruire il comportamento del modello originale.

Sandro Binetti + LucA